Canzoni Popolari

LA ROSA DELLE ALPI

Questo canto è dedicato ad un’altro fiore di montagna, certamente meno noto della  stella alpina, La rosa che cresce sulle alpi, fiore che s’indora al primo sole,  fiore meraviglioso che attira l’alpinista, ma che però se viene colto subito si appassisce e come dice la canzone, và nostalgico a morire. La dolce melodia del maestro Franco Sartori ha trasformato il canto in una nostalgica preghiera.

Di  Franco Sartori

Canzoni Popolari

SON DAI MONTI

Una vivace canzone trentina le cui parole non sono altro che la bonaria confessione di un giovanotto, il quale non volendo essere da meno degli altri, vuol far sapere che anche se vien dai monti le cose le sa fare al pari di un cittadino.  E sogna così una notte di fiaba sulla riva del mare in compagnia della Ninetta.

Di Franco Sartori

Canzoni Popolari

A MONTICOLO

La vista di un piccolo lago alpino, sostare alla sua riva, trascorrere vicino ad esso magari un pò di vacanza, è sempre una gioia, un senso di riposo, di tranquillità.

Il laghetto di cui ci parla la prossima canzone è quello di Monticolo, nota località in provincia di Bolzano.  Attorno a questo piccolo specchio azzurro fanno corona i pini, i fiori, e le montagne tanto care.  Vicino ad esso si può veramente cantare in coro all’onda che ci culla e al dolce amor.

di Giuseppe Grosselli

Canzoni Popolari

LE DOLOMITI

C’è un particolare della nostra terra che tutto il mondo ci invidia:  sono le Dolomiti, oggi patrimonio dell’Umanità.

Le Dolomiti, vivono colori dolci che mutano nel giorno e nelle stagioni.  Sono colori che contrastano con la prepotenza delle pareti rocciose e con le torri che si alzano nel cielo.   Ma non è una roccia fredda:  anche se coperta di neve ci attrae e ci fà godere.  Forse è anche per questo che attorno a questi monti sono nate molte leggende e fantastici racconti.

Due trentini, Italo Varner – autore del testo, e Camillo Moser compositore della musica -, ci raccontano in questo canto la loro passione per questi monti.

Musica di Camillo Moser testo di Italo Varner

Canzoni Popolari

LA PAGANELLA

Popolarissima canzone di Pigarelli, presentata a Trento per la prima volta nel 1925.

Nelle sue parole la canzone  invita tutti a salire su questa montagna trentina, dalla quale si può ammirare la città di Trento e poi tutt’ intorno, laghi, vallate, le Dolomiti, e giù giù a perdita d’occhio fin quasi a Milano.  Raccomanda inoltre scherzosamente di avere per compagnia una “putela” e perchè no, una bottiglia di buon vino.  La canzone possiamo definirla una piccola guida per la vista del Trentino.

di Luigi Pigarelli

Canzoni Popolari

BELLE ROSE

Belle rose di primavera.      La canzone è dedicata alla bella pastora dal viso roseo, proprio come una rosa di primavera.    La particolare melodia di questo canto lo fa diventare una poesia,  quasi una preghiera, un dolce pensiero alla vita del montanaro.      E’ una canzone  della Val D’Aosta eseguita con parole in dialetto Valdostano, e ci proviene da questi bellissimi luogi alpini.

Armonizzata da     Teo Usuelli

Canzoni Popolari

MAREMMA

Questo canto racconta certamente quasi con tristezza la vita dura di questo luogo per chi in altri tempi ci doveva stare fra fatica, malattie e povertà.    Infatti il testo del canto ci dice che, oltre a queste difficoltà materiali, il giovane che ci andava perdeva pure la persona più cara, la propria compagna della vita.     Nonostante l’amarezza delle parole, la canzone è abbellita dalla musica originale di Gianni Caracristi,  noto maestro Trentino.

di  Gianni Caracristi

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MARANINA

Bepi de Marzi, noto armonizzatore di canti popolari, ha composto questa canzone ambientata nella località  di Marana, sui monti Lessini, e ci parla di una ragazza del luogo, chiamata appunto Maranina, figlia di un ricco signore,  il quale non vuole che sua figlia s’innamori proprio di un semplice pastore.  Ma l’amore che lega i due giovani è ben più forte della volontà del padre.   E così una notte, lasciata ogni cosa, decidono di partire per andare a vivere da soli sui monti.

Di  Bepi de Marzi

anche per la chiesa

AVE MARIA ZENESE

La preghiera più bella, più semplice, la prima preghiera che ogni bimbo impara sulle ginocchia della mamma è senza dubbio l’Ave Maria.  Una preghiera recitata alla mamma più bella del mondo.  La madre del Redentore Gesù.  Per il Cristiano,  Maria è la sua mamma celeste.  Quella che il coro eseguirà è nata nell’ambito marinaro di pescatori, ed è un’accorata supplica a Maria affinchè protegga dal Cielo chi è per il mare, chi è lontano da casa, e per chi sente tutta la nostalgia della propria casa del focolare.

DI  A.  DODERO

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Ancor na Bicerota

Questa canzone non è altro che la simpatica storiella di un bicchier di vino, che al protagonista ” Gian del La Portela” sembra essere l’unica che gli è rimasta.     Infatti la sua casa fu bombardata durante la seconda guerra mondiale, e fu così costretto a trasferirsi nelle androne di Trento.   Sembra però che trovi la scusa buona per usare questa bicerota per dimenticare, oltre alla casa, anche ” la me vecia” dice lui.  La particolare armonizzazione rende il canto molto vivace e spensierato.

Di   Camillo  Moser